martedì 23 giugno 2015

Qualcosa per AIL Bologna

La faccio breve, perché è una di quelle cose da dire nel modo più semplice. Il punto è che Qualcosa da perdere ha, da alcuni giorni, un valore aggiunto che ritengo davvero prezioso.

La novità è questa: come annunciato lo scorso 18 giugno al MAST di Bologna, dal palco di "Take... Action!",  ho deciso di destinare la mia percentuale autore all'AIL di Bologna (Associazione Italiana contro le Leucemie - linfomi e mieloma). Da qualche giorno, quindi, ho un motivo in più per portare in giro questo mio romanzo, ma soprattutto voi lettori avete un motivo in più, se non per leggerlo, per acquistarlo. Conoscendo l'impegno e la dedizione che l'AIL ci mette nel suo lavoro, posso assicurarvi che si tratta di un ottimo motivo.

Non vi tedierò con discorsi su quel brutto sistema chiamato editoria (c'è chi ci riesce molto meglio di me), ma dovete sapere che i margini di guadagno di un autore sono molto, ma molto più bassi di quanto si pensi comunemente. La percentuale autore è quasi ridicola in rapporto al prezzo di copertina.
Un paio d'anni fa, però, ho scritto uno spot dal claim Le piccole cose hanno un grande futuro. Ne sono ancora convinto, perciò sono molto fiducioso sul fatto che, di copia in copia, si possa raggiungere una somma significativa per contribuire a sostenere la ricerca e l'attività di tutti i professionisti che lavorano per l'AIL di Bologna. Negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere lo staff e posso solo dire che ho il piacere di donare il mio piccolo contributo.

Ringrazio in anticipo tutti voi lettori per il supporto e vi invito a visitare il sito di AIL Bologna per saperne di più.

martedì 16 giugno 2015

Messaggio da un lettore


Le parole che leggerete non sono il commento oggettivo di un critico letterario (del resto non può essere oggettiva un'amicizia che dura da anni). Dovete però sapere che questa persona, che resterà anonima, rientra nella categoria dei cosiddetti "lettori forti", e fa certamente piacere ricevere il parere di un buon lettore.

Di seguito trovate il messaggio che ho ricevuto ieri. Ho naturalmente chiesto e ricevuto il suo permesso a pubblicarlo su questo blog, tagliando le parti più personali.


Sei riuscito a immortalare quel periodo di limbo, atroce e speranzoso, in cui siamo passati tutti, come laureati e neolaureati (soprattutto in materie umanistiche o pseudo tali), come generazione disillusa alla ricerca comunque di qualcosa e come esseri umani, rendendolo però leggero, ironico e profondo.
I tuoi personaggi mi hanno riportato a quel periodo in cui tutto può succedere, quando si è alla ricerca di una professione e di se stessi, ma si ha anche una tremenda paura di quel che si può diventare e quindi, forse, si decide intimamente come non si vuole essere, quali sono i propri limiti e quali compromessi non si vogliono accettare. Un periodo particolare, viscerale, intenso e alcolico, decisamente alcolico.
E' stato bello e commovente riconoscere man mano le diverse parti del romanzo di cui mi avevi parlato mentre le scrivevi, perché mi sono tornati alla memoria anche situazioni o stati d'animo dell'epoca. 
E' stato molto divertente, ho riso di gusto, era un po' che non ridevo così per un romanzo.  Alcune riflessioni, frasi e espressioni sono proprie della nostra generazione, o almeno di tanti di noi, e sei riuscito a non renderle banali, rimanendo linguisticamente fedele alla realtà. Gli apprezzamenti sui film della prima serata e tanti altri commenti del narratore sparsi qua e là sulle diverse situazioni sono esilaranti.
I riferimenti "se questo fosse un film" danno quel tocco metaletterario e e metacinematografico che a me piace tanto. Il pulp, la storia d'amore, il giallo... il mix è ottimamente calibrato. E c'è Bologna, con i portici, le biciclette, la stazione... E poi tanto altro. 
Quindi grazie di cuore, caro, perché hai creato un pezzetto di tutti noi, una vita mai vissuta che però poteva essere quella di ognuno di noi e che, come ogni buon romanzo, arricchisce la nostra esistenza, affrontando il tutto con un'arma che per me, spesso, è l'unica con cui sopravvivere, una sottile, arguta e implacabile ironia.


Ho già ringraziato privatamente questa persona, ma lo faccio di nuovo su questo blog. Se qualche altro lettore vorrà inviare pareri o commenti sul romanzo, sarò felice di leggerli e pubblicarli.

domenica 7 giugno 2015

Le presentazioni di giugno, tra Emilia e Puglia.

Tra un paio di settimane farò un doveroso giretto in Emilia, dove approderò già il 18 giugno per partecipare alla serata di premiazione del contest video dell'AIL Bologna "Take... Action!", che si terrà al MAST. Se siete nei paraggi, posso assicurarvi che vale la pena fare un salto.

Il 19 giugno sono in campo a Parma, alla Libreria Coop Centro Torri. A chiacchierare con me ci sarà l'amico Nicola Morella, autore del libro di poesia Mancanza.

Il 20 giugno si va in scena - è proprio il caso di dirlo - a Bologna, precisamente al Teatro del Navile: un gioiellino di teatro in stile parigino a due passi da Piazza Maggiore. Per l'occasione avrò accanto a me Ettore Bianciardi.

Il 21 giugno, in Piazza Galvani, sempre a Bologna, si terrà un incontro che rientra nell'ambito della bellissima iniziativa Reunion Unibo, ovvero il primo raduno mondiale di laureati dell'Università di Bologna. Il panel sarà moderato da Valerio Baroncini, a capo della cronaca de Il Resto del Carlino, che in parte anticiperà i contenuti dell'incontro con un'intervista sull'edizione cartacea del giornale.

Il mese si chiuderà con due presentazioni in Puglia: il 26 giugno alla Libreria Il Ghigno di Molfetta in compagnia del Professor Anton Giulio Mancino e il 30 giugno alla Libreria Feltrinelli di Bari con il Professor Vito Santoro.

Ricapitolando, ecco le date del mese:
19.6 | PARMA - Libreria Coop Centro Torri (h 18:30)
20.6 | BOLOGNA - Teatro del Navile (h 19:00)
21.6 | BOLOGNA - ReUniOn Unibo (h 10:00)
26.6 | MOLFETTA - Libreria Il Ghigno (h 19:00)
30.6 | BARI - Libreria Feltrinelli (h 18:00)